Cottura risotto con zucchine

Risotto di zucchine e Coronavirus

Risotto con Zucchine e Senso del Tempo Durante COVID-19: Un'Esperienza di Resilienza

In quarantena da quasi cinque settimane a causa del Covid-19, il tuo mondo in parte si contrae e in parte si espande.

Un mondo che si contrae

Si contrae perché le opportunità e le esperienze a cui eri abituato si riducono drasticamente. Quella che ti manca di più è l’abbraccio dei tuoi sette nipotini, ma è in generale che le tue esperienze si riducono drammaticamente mentre sei chiuso in casa.

Un mondo che si espande

Dall’altra parte, il tuo mondo si espande perché cambia la tua percezione del tempo. Il tempo si dilata, o almeno dà la sensazione di dilatarsi, poiché è riempito di meno esperienze e sembra non passare mai.

Non c’è modo di pensare al tempo in quanto tale. Lo puoi solo fare in relazione alla densità delle tue esperienze che lo segnano, lo misurano e ti fanno sentire la sua velocità o il suo rallentare.

Questa sensazione del tempo è stata descritta varie volte nella grande letteratura, come da Thomas Mann ne “La Montagna Incantata”, quando narra l’esperienza del banale ingegnere Hans Castorp nel sanatorio Berghof di Davos. Entrato per una visita al cugino e con l’intenzione di starci appena tre settimane, ci passò sette anni.

La sensazione del tempo che ci dà questa quarantena, pur in perfetta salute, è la stessa che trasmette il romanzo di Mann.

Il cibo come ancoraggio al tempo

E tutta questa premessa per un semplice risotto di zucchine? Sì, perché è proprio attraverso i gesti di un’esperienza quotidiana che abbiamo forzatamente cambiato, che riusciamo a dare un senso a queste giornate così apparentemente rilassate, ma in realtà profondamente inquietanti per un futuro che sappiamo non sarà come il passato prima del Covid-19.

Evviva il risotto con le zucchine

Quindi evviva il risotto con le zucchine, come evviva la torta di noci, le tagliatelle con il ragù d’anatra, la parmigiana di melanzane, il pane di semola di grano duro con il lievito madre, la pasta alla carbonara, l’amatriciana, il tiramisù, e così via.

Resilienza e autostima attraverso la cucina

Queste attività contribuiscono all’autostima e rafforzano quella qualità oggi così necessaria che è la resilienza. La varietà del cibo preparato e mangiato funziona come un surrogato delle esperienze di lavoro e di vita che oggi non possiamo avere e contribuisce a dare densità e senso al tempo che passiamo in quarantena.

La Fotografia Come Racconto

Se poi ti capita anche di avere la passione per la fotografia, puoi creare un piccolo set in cucina e raccontare, con le foto, la storia della preparazione del piatto.

Ingredienti e fasi di cottura del risotto con le zucchine

Ingredienti:

  • Riso Carnaroli
  • Olio extra vergine di oliva
  • Aglio
  • Zucchine
  • Burro
  • Parmigiano Reggiano
  • Brodo di verdure

Fasi di Preparazione:

  1. Cottura delle Zucchine: In una padella, cuoci le zucchine con olio e aglio.
  2. Biscottatura del Riso: Tosta il riso con l’olio.
  3. Cottura del Riso: Aggiungi il brodo di verdure poco alla volta e cuoci il riso.
  4. Mantecatura: A fine cottura, manteca con burro e Parmigiano Reggiano.

Conclusione

Attraverso la preparazione di un piatto come il risotto di zucchine, troviamo un modo per dare significato e struttura alle nostre giornate in quarantena. Ogni ricetta diventa un ancoraggio nel tempo, una piccola vittoria di resilienza e creatività in un periodo di incertezza.

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Beccacce alla Arzignanese: la ricetta tradizionale veneta passo passo

Beccacce alla "arzignanese":una ricetta sublime

La ricetta delle beccacce alla “Arzignanese” è un vero capolavoro della tradizione culinaria di Arzignano, un rito di sapori e tecniche antiche che esaltano la carne di questo selvatico uccello da preda.

Cos’è la ricetta delle beccacce alla “Arzignanese”?

La “beccaccia alla Arzignanese” è una preparazione antica che prevede una lunga frollatura, una cottura lenta e dolce allo spiedo e un’insaporitura speciale con una salsa fatta con le interiora, olio crudo e limone.

Questa ricetta, tramandata di generazione in generazione, è considerata sublime per la sua capacità di rendere la carne tenera e saporita in modo unico.

Come preparare le beccacce alla “Arzignanese”: passaggi chiave

  1. Pulizia e frollatura
    Le beccacce vengono spennate e lasciate frollare per un periodo prolungato, in modo da ottenere una carne morbida e saporita.
  2. Spiedo e cottura lenta
    Dopo aver tolto e pulito le interiora, queste vengono rimesse all’interno della pancia dell’uccello. Le beccacce vengono infilzate sui ferri dello spiedo e cotte a fuoco dolce per 3 ore e mezza/4, bagnandole spesso con olio e salandole con cura.
  3. Preparazione della salsa
    Una volta tolte dallo spiedo, le interiora vengono nuovamente tolte e mescolate con olio crudo e limone per creare una salsa densa e aromatica.
  4. Insaporitura finale
    Le beccacce tagliate a metà vengono spennellate con la salsa e cotte a fuoco bassissimo per 30 minuti, senza necessità di cottura aggiuntiva.

Il rito della cena tradizionale con le beccacce

La cena a base di beccacce è un vero e proprio rito gastronomico con un menù codificato e un’atmosfera tutta speciale:

  • Antipasto: Tagliatelle fatte in casa all’uovo in brodo con fegatini (“Tajadele con l’ovo fate ‘n casa in brodo coi fegadini”).
  • Piatto principale: Le beccacce con pane nero da inzuppare nel sugo di cottura (“Pan moro da pociare in tel tocio”).
  • Contorno: Radicchietto saltato con lardo e aceto per rinfrescare la bocca (“Radeceto saltà in tecia col lardo e asedo”).
  • Vino: Un vino rosso importante, come un Amarone strutturato, completa l’esperienza.

Claudio Caio Chiomento: il custode della ricetta

Questa ricetta non è facile da trovare nei ristoranti per la sua complessità, ma Claudio Caio Chiomento è uno dei pochi maestri a conservarne la tradizione. Ha appreso i segreti dalla famiglia Parise, custode della versione storica della ricetta, e la prepara con precisione assoluta, senza compromessi.

Perché scegliere la ricetta delle beccacce alla “Arzignanese”?

  • Un piatto ricco di storia e tradizione veneta.
  • Una preparazione lenta che esalta i sapori autentici.
  • Un’esperienza gastronomica unica e raffinata, perfetta per occasioni speciali.

Beccacce alla Arzignanese: un sapore che racconta storia e tradizione.

Scopri la ricetta segreta di Arzignano, con cottura lenta allo spiedo e un rito di gusto unico.

Se ami la cucina autentica e i piatti ricchi di storia, questo è il viaggio che fa per te!

Per approfondire la tradizione veneta: Visit Veneto
Scopri la cucina veneta tradizionale: Accademia della Cucina Italiana
Il valore delle ricette antiche: Slow Food Italia

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